Il progetto Anziani Felici

 

nasce dall’idea che l’anziano, che nella maggior parte dei casi, vive già una situazione di disagio generale, risente, in maniera particolare, della mancanza della famiglia (figli, nipoti, ecc…). Spesso, infatti, si tratta di anziani che hanno perso il coniuge, che vivono lontani da eventuali fratelli o parenti ancora in vita e i cui figli e nipoti si trovano, spesso, in altre città per motivi di lavoro o di studio o, anche se vicini, sono troppo occupati per potersi prendere cura in maniera adeguata e costante del proprio parente anziano. Si consideri, inoltre, che in passato, nella maggior parte dei casi, l’anziano viveva presso la casa dei figli, veniva considerato un membro effettivo della famiglia, godeva di cure e attenzioni di ogni tipo e, spesso, rivestiva anche un ruolo abbastanza influente all’interno della famiglia stessa. Oggi, questo non è più possibile, per diversi motivi, per cui all’anziano rimane, come unico luogo familiare per trascorrere in tranquillità l’ultima fase della propria esistenza, la propria casa, che viene vista quasi come un “nido”, ricco di ricordi e di sentimenti, dove poter vivere in serenità e ri-vivere i momenti più belli trascorsi fra quelle mura.

Molte volte, poi, riveste un ruolo molto importante nella vita dell’anziano anche il vicinato, che assume ancora un certo valore, perché contenitore di conoscenza, di amicizia, di condivisione di svariate cose, tra cui di molte storie ed esperienze passate.

L’anziano, dunque, al di fuori di questi luoghi e di queste esperienze, diventa un estranio, perde la propria identità e il proprio ruolo, si sente disorientato, smarrito, perde ogni certezza e sicurezza e non ha più nulla a cui agganciarsi, per cui diviene triste. Ecco perché, molte volte, non accetta in nessun modo di essere allontanato dalla propria abitazione, per essere ospitato presso strutture di ricovero o di residenza per anziani.

Il nostro progetto, quindi, vuole prendere in considerazione questa specifica situazione, realizzando dei servizi che possano prendersi cura dell’anziano nei diversi ambiti della propria vita, garantendogli sicurezza, assistenza e tranquillità e permettendogli di continuare a vivere serenamente all’interno delle proprie mura domestiche.

I diversi servizi che si andranno a realizzare, che, ovviamente, saranno mirati e adeguati ai singoli soggetti e verranno valutati caso per caso, non rappresentano il fine del progetto, ma il mezzo attraverso cui raggiungere il fine ultimo, rappresentato dalla persona stessa, che resta sempre al centro di ogni intervento (insomma, non un sociale per l’economia, ma un’ economia per il sociale!).

Gli interventi, inoltre, saranno attuati su più livelli: da una parte, si agirà sull’individualità della persona, per migliorare la qualità di vita della stessa e garantirle una certa autonomia, ma, nello stesso tempo, si cercherà di migliorare, intensificare ed, eventualmente, ricucire i rapporti e i contatti con i parenti, in modo tale che questi ultimi prendano coscienza delle proprie responsabilità e del proprio ruolo socio-affettivo; si cercherà di eludere, in questo modo, la necessità di dover ricoverare il soggetto in strutture per anziani.

L’intento, dunque, è quello di garantire una qualità di esistenza migliore, in continuità e nel rispetto del tipo di vita che il soggetto conduceva precedentemente.

Oltre agli interventi domiciliari, più prettamente di tipo assistenziale e che mirano ad una gestione adeguata del quotidiano e che riguardano nello specifico la singola persona, è prevista, altresì, la possibilità per l’anziano di prendere parte a momenti di svago, di aggregazione, condivisione e relazione, creati o all’interno dell’abitazione stessa o al di fuori di quest’ultima, in luoghi specifici e spazi adeguati.

Infine, c’è in progetto la creazione di un centro diurno, in cui l’anziano che lo desidera e che presenta, ovviamente, le condizioni adeguate, potrà recarsi quotidianamente, per usufruire di una serie di servizi, differenti da quelli offerti in ambito domiciliare, che possano contribuire, ulteriormente, a migliorare ed arricchire la propria vita.

Nel perseguimento delle finalità indicate e nell’attuazione dei servizi descritti, gli operatori coinvolti in tale progetto, ispirati da principi di solidarietà umana e fortemente motivati nello svolgere i propri compiti, agiranno nel rispetto e nella tutela dell’esistenza umana e della dignità della persona, occupandosi di tutto ciò di cui il soggetto necessiti; per gli stessi, pertanto, è prevista una retribuzione, adeguata e proporzionata alla prestazione offerta, in modo tale da poter garantire un servizio diligente, costante e duraturo.